Janis Joplin

Hit Parader - Commenti di Janis, 1 Settembre 1970

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DaughterOfTheMoon
view post Posted on 22/4/2008, 15:28




Un mese prime della sua morte, Janis rilascia questi commenti a Hit Parader:

Approposito del suo allontanamento dai Big Brother: "E' stato un momento triste. Amo quei ragazzi più di qualsiasi altra cosa al mondo. Ma dovevo costrurmi, crescere come artista e musicista: è stata quasi una scelta obbligata quella di lasciarli. Progredire, sperimentare, ecco cosa rappresenta la musica per me. Se fossi rimasta con loro, non mi sarebbe stato possibile maturare. Abbiamo lavorato insieme sei notti a settimana per due anni, suonando sempre gli stessi brani, mettendoci anima e corpo. Abbiamo dato tutto, non era rimasto più niente di nuovo. Dovevamo rinnovarci".

Approposito della sua musica: "La mia musica non vuole essere qualcosa di troppo cerebrale. Si basa sui sentimenti. A volte non mi preoccupo nemmeno di risultare musicale, il mio unico pensiero è trasmettere tutte le emozioni che sono dentro di me!"

Approposito del suo paese natale, Port Arthur: "Ero una bambina molto sensibile. Ho sofferto ed ero molto confusa. Sai, non è semplice essere considerati 'diversi' da piccoli. Non si ha ancora piena consapevolezza di sè, e si tende a dare troppo peso al giudizio degli altri".

Sulle sue radici: "Quando ero a Port Arthur, ho ascoltato per la prima volta un brano di Leadbelly: è stato allora che sono stata contagiata dalla 'sindrome' del blues! Ho cominciato a comprare le registrazioni di Bessie Smith e Odetta.
Ricordo che una sera ero a questa festa, e ho cantato una canzone di Odetta di fronte a tutti. Non avevo mai cantato così prima d'ora..
!"

Sul suo ingresso nella band dei Big Brother: "Un amico di Chet Helm mi disse che i Big Brother stavano cercando una cantante, così ho pensato che avrei potuto tentare. Non so cosa sia successo all'audizione: sono come esplosa! Bon avrei mai pensato di poter cantare in quel modo prima d'allora. Di solito mi ispiravo allo stile Bessie Smith: ma non potevo cantare in quel modo davanti ad una rock band, con tutto quel ritmo ad alto volume. All'inizio ho cominciato ad urlare, ma poi ho cercato di modulare la mia voce e mi sono lasciata guidare dal ritmo. E' stata un'esperienza fantastica!"

Approposito della sua personalità: "Sono una vittima del mio stesso carattere. Prima ero una sorta di intellettuale, leggevo molto, volevo conoscere ogni cosa. E' strano, ma non ricordo quando tutto questo cambiò. Ero infelice, ma non sapevo come dare una svolta alla mia vita. Poi ho imparato a conoscere i miei sentimenti e le mie emozioni: ho imparato ch la cosa che mi fa stare meglio al modno è trasmettere agli altri queste emozioni, e l'unico modo che conosco per fare una cosa simile è quello di salire su un palco e cantare. Quando sono lassù sono me stessà, ed è come se tutto il pubblico 'entrasse' dentro la mia testa, provando quello che provo io al momento. Diventiamo una cosa sola. Non so come spiegarmi meglio: l'unica cosa che voglio è provare il maggior numero di emozioni possibili, e questo è quello che intendo quando parlo di 'soul' ".


fonte: JanisJoplin.net
 
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